Arturo Orlandi
METALLOCROMIELe opere in metallocromie
Quello che gli dei non hanno ancora visto – Arturo Orlandi
La Tecnica
Il disegno
Il "dipinto"
La fusione
I materiali
Le metallocromie sono il risultato di una serie di rilievi, su base di acciaio, con introduzione di lega d’argento, ottone al nichel, ottone al silicio, rame e bronzi vari, che si effettuano attraverso sistemi e tecniche di pura saldatura , riscaldando i vari elementi con temperature che vanno oltre i 2000 gradi C, fino a ottenere un legamento molecolare fra il metallo base e quelli di apporto, per raggiungere una vasta gamma cromatica e gli spessori desiderati.
L’artista
Dopo i giovanili studi nelle Scuole tecniche in provincia di Cremona ed il suo apprendistato come orologiaio a Milano, Arturo Orlandi sviluppa tecniche e padronanza nel settore della metallurgia.
Ed è proprio in questo periodo che istalla a Bologna il suo laboratorio artistico: una vera e propria fucina dove lastre di acciaio inossidabile diventano veri e propri bassorilievi da cui si affacciano figure e mondi provenienti da un suggestivo immaginario personale.
Oggi l’artista lavora e vive in Sardegna, dove ha creato il suo attuale laboratorio artistico e continua il suo sapiente lavoro di “plasmatura del metalli”.
Preziose opere e oggetti di arredamento
Parlano di lui
Pubblicazioni
- “Metallocromia” – Societè Monegasque de Banque Privée (Esposizione dal 23 settembre 2004 al 20 aprile 2005)
- “Metallocromia, quello che gli dei non hanno ancora visto” – Acciai speciali Terni (Esposizione dal 26 novembre all’8 dicembre 1997)
- Pianeta inossidabili: “Orlandi l’artista con regolare brevetto”. Anno 1996
Testi Critici
- Enzo Fabiani “Orlandi l’artista con regolare brevetto”
- Attilio Angelini (Amministratore Delegato Acciai Speciali terni)
- Anna Belledi “Quello che gli dei non hanno ancora visto”
- Mauro Vacchi (Amministratore delegato FRO Saldatura) “Metallocromie di Arturo Orlandi”